Come l’Arte Partecipativa nel progetto “Oltre la Mappa” di Mimmo Martorelli aiuta i cittadini a risolvere la frammentazione dell’attenzione?
Come l'Arte Partecipativa migliora l'attenzione?
L’Arte Partecipativa è un processo in 3 fasi. Le prescrizioni artistiche guidano altre discipline, come il coaching e la filosofia, che dialogano e intervengono su richiesta dell’artista. L'obiettivo è raggiungere un obiettivo-guida di interesse sociale e collettivo, ottenendo la trasformazione desiderata sul territorio.
Nelle fasi 1 e 2, i cittadini seguono le indicazioni dell'artista: (1) scegliere una strada, (2) percorrere la strada, (3) cogliere gli elementi sensoriali, (4) raccontare la memoria sensoriale. Il cittadino allena intuitivamente la presenza, la riflessione e l’autoriflessione. La ricerca scientifica di Ipacs dimostra che la capacità introspettiva potenzia l'orientamento al risultato. L'autoriflessione e il focus aiutano a raggiungere gli obiettivi.
Il percorso di arte partecipativa coinvolge il cittadino in un processo che lo avvicina ad un approccio più presente e riflessivo. Lui guida il processo, non è guidato dalla realtà esterna, stressante e frammentata. Focalizzarsi sul "potenziare il dentro per guidare il fuori" permette di raggiungere obiettivi collettivi, altrimenti impossibili con la frammentazione dell'attenzione e il "pilota automatico".
Il ruolo della fase 3 del progetto
La fase 3 (realizzazione di manufatti artistici e reading performativo multimediale) alfabetizza i cittadini attraverso i cittadini simbolo. Questa fase celebra i cittadini che hanno aderito al progetto, mettendo in atto le prescrizioni artistiche, potenziandosi con il coaching, e collaborando con le istituzioni. I cittadini simbolo, con la loro foto, la mappa della strada e la loro storia, diventano catalizzatori di cambiamento, generando approcci virtuosi.
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